Due anestesie nel giro di una settimana, immobilità a letto con braccio in trazione per 5 giorni, intervento al gomito e gesso… Il tutto quando non si ha nemmeno 5 anni. Come può reagire un bambino a tutto questo? Eh, reagisce con la paura, la rabbia, la frustrazione, il dolore, il fastidio, la voglia di alzarsi e cambiare posizione, il timore che non torni tutto a posto… E poi il prurito, il peso di quel gesso al collo: è come se un adulto andasse in giro con un elefante attaccato al proprio braccio. E ancora: la perdita dell’autonomia, l’impossibilità di correre, saltare, ballare e fare quello che fino a quel momento era come l’aria che si respira. Senza considerare ora i risvegli continui la notte: una volta per i fastidi, una volta per gli incubi ricorrenti e l’ulteriore attaccamento a me e la paura di non riuscire a fare da solo anche le cose più banali. La mattina ormai mi alzo più stanca di quando sono andata a letto la sera prima, ma guardo Massimo che sta a casa e cammina in giro e la stanchezza la si sopporta meglio, perchè mi guardo indietro e penso che il peggio sia […]
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